Juan de Sanabria (San Pietro d'Alcantara), nacque nel 1499, ad Alcántara (Cáceres) nell'Estremadura, regione nell'ovest della Spagna, ai confini con il Portogallo. Suoi genitori furono Alonso Garavito e Maria Vilela de Sanabria, entrambi di nobile lignaggio e padri. Il padre di Juan, al momento della sua nascita, era governatore maggiore della città: pertanto, Juan ricevette …

Juan de Sanabria (San Pietro d’Alcantara), nacque nel 1499, ad Alcántara (Cáceres) nell’Estremadura, regione nell’ovest della Spagna, ai confini con il Portogallo. Suoi genitori furono Alonso Garavito e Maria Vilela de Sanabria, entrambi di nobile lignaggio e padri. Il padre di Juan, al momento della sua nascita, era governatore maggiore della città: pertanto, Juan ricevette un’educazione ed un’istruzione degna del suo elevato rango sociale. Dopo aver compiuto gli studi di grammatica nella sua città, Juan, dotato di spiccate doti intellettuali, fu inviato alla prestigiosa università di Salamanca, tra il 1511 e il 1515, per intraprendere gli studi di artes (filosofia, storia, diritto). Ma ben presto, nell’animo suo, cominciò ad udire il richiamo della voce di Dio, come il dolce mormorio di una sorgente nascosta che dal profondo della sua anima lo chiamava a ben altri traguardi di sapienza.

Juan, dunque, abbandonò gli studi universitari per seguire Gesù Cristo povero e crocifisso nella famiglia francescana; a soli sedici anni, nel 1515, entrò nel convento di San Francesco de Los Majarretes, a Valencia de Alcántara. Al termine del noviziato, Juan emise la professione religiosa rinunciando a tutti i suoi beni e prendendo il nome di fra Pietro d’Alcántara. Lo Spirito Santo lavorava finemente l’animo del frate, spingendolo alla ricerca di una sempre maggiore assimilazione a Gesù povero e crocifisso.

A quel tempo, la formazione dei giovani candidati era condotta in modo tale da dare particolarmente rilievo alla vita interiore, allo spirito di orazione e devozione, agli studi; inevitabilmente, dunque, fra Pietro maturò la propria esperienza spirituale nella direzione di un forte desiderio di solitudine, espropriazione, silenzio, contemplazione e radicalismo evangelico-francescano che mai, tuttavia, furono disgiunti dallo zelo apostolico. Furono anni di intensa preparazione spirituale e intellettuale che lo condussero, nel 1524, all’ordinazione sacerdotale.

Per meglio comprendere il suo ideale di sequela, è di grande aiuto la descrizione lasciataci da santa Teresa d’Avila, della quale egli fu amico e direttore spirituale: “La sua povertà era estrema e grande la sua mortificazione fin dalla sua giovinezza […] Nonostante questa assoluta santità, era molto affabile, anche se di poche parole, tranne quando veniva interrogato; e allora diceva cose molto acute, perché era dotato di un ingegno assai perspicace”.

Due furono gli incarichi ricoperti da fra Pietro: Guardiano dei conventi e Definitore della Provincia (1535-1538, 1544-1547 e 1551-1554). Nel capitolo celebrato presso il convento dedicato alla madre di Dio, nell’ottobre del 1538, fu eletto Ministro Provinciale di San Gabriele. Nel triennio del suo provincialato (1538-1541) sviluppò un programma di vita austero e penitente, seppur sempre paterno e caritatevole.

Nell’anno 1555 fra Pietro iniziò la sua vita eremitica, nutrita dalla penitenza, orazione costante, rigorosa disciplina. Dopo due anni si trasferì a Poderoso de Acim, creando un piccolo convento, noto come El Palancar. Questo convento è all’origine della svolta alcantarina nell’ambito della riforma degli Scalzi.

Pur dimorando a El Palancar, egli svolse, in modo infaticabile, un eccezionale lavoro apostolico in tutta l’Estremadura; al convento si recavano i poveri di quella regione con i quali sempre, molto affabilmente, condivideva la tavola; vi arrivavano i bambini dei dintorni ai quali insegnava a leggere, a scrivere ed anche la dottrina cristiana.

Nel 1558 passò dalla Provincia di San Gabriele all’obbedienza dei Conventuali, diventando Commissario Generale di Conventuali Riformati in Spagna, uniti in una nuova Custodia, la Custodia di San Giuseppe, Provincia madre degli Alcantarini.

Tra il 1561 e il 1562 fra Pietro si recò diverse volte ad Avila per aiutare santa Teresa di Gesù a superare numerose difficoltà che essa incontrava nel portare avanti i suoi progetti di Riforma Carmelitana.

Il 18 ottobre del 1562 morì ad Arenas, aveva allora sessantatré anni di età e quarantasette di vita religiosa.

Il 18 aprile del 1622 Pietro d’Alcántara fu beatificato da Papa Gregorio XV, che lo definì “dottore e maestro illuminato di teologia mistica” e il 28 aprile del 1699 venne canonizzato da Papa Clemente IX. Il 23 dicembre 1674 fu nominato patrono della diocesi di Coria-Cáceres e il 31 maggio 1826 patrono del Brasile.

“In tutte le tue opere sei incomparabile, ma nella misericordia hai superato te stesso”.
San Pietro d’Alcántara

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