Una reliquia di ascolto e compassione
Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe visse in un contesto popolare in cui la fede, spesso, si intrecciava con forme di superstizione. In molti casi, ciò avveniva per ignoranza o per una religiosità vissuta solo per tradizione. Con la sua vita e il suo esempio, la Santa si impegnò a guidare le persone verso una fede autentica, vissuta nel cuore, nella testimonianza quotidiana e nella preghiera sincera.
Una reliquia di ascolto e compassione
La celebre “Sedia di Santa Maria Francesca” è un oggetto a lei appartenuto. Non si tratta solo di un ricordo materiale: su quella sedia la Santa si sedeva per accogliere con amore chiunque avesse bisogno. Era il suo luogo di ascolto, dove offriva conforto, preghiera e presenza silenziosa a chi cercava speranza.
Ma era anche la sedia del dolore: qui soffriva le piaghe della Passione di Cristo e i dolori delle sue malattie, spesso così forti da non permetterle di coricarsi. In quel luogo, Maria Francesca viveva un’unione profonda con la sofferenza di Gesù.
Un simbolo di umiltà e servizio
Quella sedia non è solo un oggetto sacro, ma un segno potente di umiltà, carità e servizio. Seduta su di essa, Maria Francesca offriva la propria vita per gli altri: pregava per i peccatori, intercedeva per chi era in difficoltà, senza mai cercare un vantaggio personale. È il simbolo dell’amore che si dona, che si mette a servizio, che si dimentica di sé per occuparsi degli altri.
Il luogo della fragilità umana
La sedia è anche un richiamo alla nostra condizione umana: fragile, vulnerabile, bisognosa. Chi si siede su di essa si riconosce limitato, a volte travolto dai problemi, e riscopre la necessità di affidarsi a Dio. È il luogo dove l’anima affranta si apre alla grazia, dove la preghiera sgorga dal dolore e si trasforma in fiducia.
Miracoli di maternità e fede
Nel tempo, molti hanno testimoniato grazie ricevute attraverso l’intercessione della Santa. In particolare, numerose donne desiderose di un figlio si sono sedute su quella sedia con fede, implorando il dono della maternità. E tante volte, quella richiesta si è trasformata in una nascita tanto attesa.
Non superstizione, ma fede viva
Avvicinarsi alla Sedia di Santa Maria Francesca non significa cedere alla superstizione. Come ricorda il Catechismo della Chiesa Cattolica, i santi – uniti intimamente a Cristo – non cessano di intercedere per noi presso il Padre. La loro preghiera fraterna è un aiuto potente alla nostra debolezza.
Segno vivo di fede, ascolto e speranza
La Sedia di Santa Maria Francesca non è soltanto un oggetto del passato: è un segno vivo della presenza di Dio attraverso i suoi santi. È un invito ad accostarci con fede, a chiedere con cuore sincero, a lasciarci ascoltare e guarire. In essa troviamo un simbolo di amore, sofferenza redenta e speranza.








